
Paura del dentista 4 consigli per combatterla
Se nella maggior parte delle persone un certo timore per una visita dal dentista possiamo considerarlo “fisiologico”, quando si parla di “odontofobia” le cose cambiano radicalmente e ci troviamo di fronte ad una vera e propria patologia.
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Odontofobia: che cos’è?
L’odontofobia è stata certificata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come “ malattia” e statisticamente si valuta che gli odontofobici siano intorno al 15-20% della popolazione.
Per le persone che soffrono di questa patologia il dentista costituisce un vero incubo, tanto che non riescono a sostenere nemmeno l’idea di sottoporsi ad una semplice seduta di controllo. Se hanno male, piuttosto si affidano alle terapie farmacologiche, soprattutto antibiotici e antidolorifici. Certo, il dolore si può attenuare, ma il problema ai denti rimane e rinviare la seduta dal dentista non fa altro che aggravare la situazione.
l paziente odontofobico si rende conto della sua paura del dentista spropositata e non razionale, ma non sa come fare a vincerla. Egli vive inoltre un tormento psicologico perché è perfettamente conscio che la sua situazione clinica dentale, senza controllo, andrà sempre peggiorando e porterà inevitabilmente ad una disabilità funzionale ed estetica.
Nonostante ciò, quando pensa ad una eventuale seduta dal dentista, comincia ad accusare una serie di sintomi di natura principalmente ansiosa.
Paura dal Dentista. Come si può manifestare l’ansia?
L’ansia si può manifestare addirittura con:
- tachicardia
- senso di soffocamento
- tensioni muscolari
- eccessiva sudorazione
- svenimenti
- vertigini
- nausea
- ipotensioni
- disturbi vasomotori
- tremori
- tensione esagerata
Nel momento in cui il paziente decide di rinviare la visita dall’odontoiatra, come per incanto, questi disturbi emotivi cessano improvvisamente. (Speriamo di avere reso l’idea del drammatico disagio che vive un paziente affetto da una malattia fobica come questa). Più difficile da risolvere di qualsiasi pur complicato intervento odontoiatrico.
Bene, ora un po’ di impegno
Cominciamo a seguire elementari regole che aiuteranno ad affrontare il prima possibile il problema.
Prima regola: ci dobbiamo fidare. Fidandoci del nostro istinto scegliamo con calma un buon dentista. Una volta scelto, fidiamoci della sua professionalità, fidiamoci di lui.
Seconda regola: parliamo del nostro problema. Chiediamo un appuntamento per parlare al dentista della nostra esagerata paura. Parliamogli del nostro terrore del rumore del trapano, delle siringhe che si trovano in uno studio dentistico, dell’odore del disinfettante, del timore di sentire dolore etc etc….
Il dentista saprà tranquillizzarci e ci potrà serenamente e pacatamente illustrare, per esempio, le tecniche di anestesia come la sedazione cosciente che assopiscono le sensazioni dolorose senza farci perdere di vista cosa stia succedendo intorno a noi.
Sono tranquillo, è tutto sotto controllo, potrà essere la sensazione percepita una volta seduti in poltrona.
Terza regola: scegliamo il momento giusto. Scegliamo un periodo di calma nella nostra vita, lontano dagli stress, dagli impegni lavorativi incalzanti, dagli esami scolastici. Se lo riteniamo il caso, un paio di giorni di ferie saranno spesi molto bene.
Quarta regola: prenotare la visita di primo mattino. Prendiamo un appuntamento dal dentista possibilmente nel primo mattino.
Meno tempo nella fase d’attesa (che potrebbe generare ansia). Freschi e più rilassati noi, riposato, calmo e comprensivo l’odontoiatra. Collaborazione al top.
Bene, ora un po’ di impegno
La paura del dentista esagerata che assale un paziente, spesso è di origine sconosciuta, può essere dovuta ad un’esperienza vissuta anni prima che lo ha traumatizzato, può essere stata generata da discorsi sentiti quando si era bambini ed inconsciamente elaborati e memorizzati.
Possiamo evitare, con il nostro comportamento nei confronti dei figli, che questa patologia si tramandi e metta a disagio anche la discendenza. Raccomandiamo di non dipingere il dentista/medico come un feroce saladino con la siringa in mano pronto a punire chi fa i capricci.

Il ruolo dei genitori è fondamentale. Dovranno evitare possibilmente frasi tipo:” se non fai il bravo ti porto dal dentista! “.
A questo proposito ricordiamo che la prima visita per i figli deve avvenire intorno ai 3 anni in modo da correggere eventuali abitudini errate da parte del bambino (ciuccio, dito, deglutizione sbagliata, ecc…).
Inoltre è meglio farlo visitare quando è in stato di salute e non aspettare che abbia dolore, solo in questo modo lui non assocerà “il male” al dentista. Ed in futuro potrà entrare in uno studio dentistico senza paura.
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