Logopedia e deglutizione
La logopedia è la branca della medicina che si occupa dei disturbi della comunicazione, della deglutizione e dei disturbi collegati.
Molti studi hanno confermato che le deformazioni del palato, della mandibola, ovvero le malocclusioni sono causate spesso da ereditarietà.
Sono considerati fattori altrettanto responsabili, però, anche le condizioni acquisite, come le cosiddette abitudini viziate, quali per esempio:
- uso prolungato del ciuccio e biberon
- suzione del labbro
- bruxismo (strofinio dei denti, specialmente durante il sonno)
- onicofagia (abitudine di mangiarsi le unghie)
- movimenti anomali tra labbra e lingua
Alcune tra queste abitudini viziate sono così consolidate che, se non corrette, impediscono le correzioni ortodontiche complete e predispongono alle ricadute.
L’uso protratto della suzione di ciuccio, biberon, dito o altro, avrà come conseguenza non solo la compromissione della corretta occlusione dentale, ma anche un’ interferenza nello sviluppo del linguaggio.
L’attività di suzione è per il neonato un’attività necessaria per la nutrizione, ma è anche importante per il suo benessere psicologico perché gli conferisce tranquillità e sicurezza. Questa necessità ha però un tempo parallelo alla crescita psicologica del bambino ed alla sua capacità di trovare risorse più adeguate alla sua età.
A volte vi è la necessità dell’adulto di prolungare l’utilizzo di abitudini più infantili. Il genitore pensa : “ Se usa il biberon beve molto latte e…. facciamo prima anche ad addormentarlo”.
Mentre la capacità di suzione del neonato ha una componente riflessa, il passaggio alla deglutizione di tipo adulto e lo sviluppo muscolare del distretto orale necessitano di un percorso che ha come tappa importante lo svezzamento e le attività di esplorazione che il bimbo fa con la bocca.
Importante quindi permettergli di fare esperienze e gradualmente introdurre cibi con aumento di consistenza e varietà. Non è infatti corretto, soprattutto dopo i 24 mesi, rendere troppo semplice la masticazione del bambino con alimenti passati o che riducono il movimento della bocca (denti, lingua palato, deglutizione).
Attenzione ! Attività di suzione prolungate nel tempo (anche solo la colazione con il biberon) determinano condizioni che ostacolano le naturali modifiche funzionali che sono assolutamente necessarie per un adeguato sviluppo delle arcate dentali e dell’inventario fonetico (saper dire tutte le lettere).
Accade spesso che alcuni ritardi del linguaggio, (per es. “sc” , “ci” e “gi” sostituite con “s” e ancora “sisso” invece di “ciccio” oppure “ siliesa” invece di “ciliegia”), si possano correggere con la semplice interruzione di abitudini viziate.
Erroneamente a quanto si pensa, ovvero che i 5 minuti di biberon non possano “far danni”, tali abitudini, se protratte nel tempo, rischiano di generare difetti della postura della lingua ovvero deglutizione atipica associata il più delle volte ad importante respirazione orale.
Le principali cause della respirazione orale sono da attribuirsi a problemi otorinolaringoiatrici. Questi impediscono al bambino di respirare regolarmente a bocca chiusa, mantenendo una postura linguale corretta.
Vengono quindi a crearsi circoli viziosi (una respirazione orale crea postura bassa della lingua e spinta linguale sia in fase articolatoria che durante l’atto di deglutizione). E questa è una condizione anomala che è necessario interrompere il prima possibile.
Come possiamo risolvere questo problema?
Il logopedista interviene a fianco dell’ortodontista (il quale si occupa dell’allineamento dei denti e delle arcate mandibolari) affinché il risultato della terapia ortodontica sia stabile e duraturo nel tempo, evitando così recidive alla malocclusione dentale.
L’intervento di logopedia può essere effettuato prima, durante o dopo la terapia ortodontica. Saranno il logopedista e l’ortodontista che concorderanno insieme la scelta più utile per il paziente.
Il trattamento per la deglutizione atipica è caratterizzato dalla terapia miofunzionale che consiste in alcuni di esercizi aventi lo scopo di eliminare gli schemi motori atipici e fissare nuovi schemi neuromuscolari.
Il fine sarà quello di modificare questi schemi motori da atti deglutitori consapevoli e volontari, in atti abituali e inconsci. Da non dimenticare l’utilità del trattamento miofunzionale anche nella respirazione orale, anch’essa strettamente collegata con lo sviluppo delle due arcate.
Gli obiettivi della terapia multifunzionale interessano perciò tre filoni:
- la rieducazione muscolare
- l’insegnamento della deglutizione corretta
- lo studio delle tecniche di condizionamento che possano creare un nuovo riflesso della deglutizione.
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