Caso clinico di Luigi
Luigi 54 anni si era presentato ad una visita nella nostra Clinica con la richiesta di una riabilitazione con impianti dentali in entrambe le arcate. Nell’arcata superiore aveva delle vecchie corone in metallo-ceramica e dei ponti nella regione posteriore.
Esteticamente si notavano i bordi scuri delle vecchie corone, vi era un grosso spazio tra gli incisivi centrali e la morfologia gengivale non era armonica. I monconi dentali che supportavano le corone erano ormai irrecuperabili in quanto affetti da parodontite.
Il paziente aveva necessità di risolvere al più presto il suo problema soprattutto funzionale perché i suoi denti cominciavano a muoversi ed aveva difficoltà alla masticazione. La situazione clinica nell’arcata inferiore, affetta da piorrea, era molto simile.
Piorrea: la situazione iniziale
Per risolvere il suo caso clinico gli era stato prospettato precedentemente da alcuni colleghi un intervento di implantologia a carico immediato con il protocollo All on 4. Il paziente però aveva rifiutato questa soluzione riabilitativa perché avrebbe comportato la presenza di una flangia di gengiva artificiale che lui non voleva accettare.
E’ stata effettuata al paziente una panoramica ed una TAC. La TAC Cone Beam, tramite un software dedicato, è stata elaborata in un modello tridimensionale. L’analisi della TAC ha rivelato che l’osso mascellare (arcata superiore) era piuttosto scarso. Si è deciso inizialmente, vista l’elevata mobilità dei denti anteriori, di procedere con la riabilitazione dell’arcata superiore.
La radiografia prima dell’intervento
Indice dei contenuti
Arcata superiore: le fasi dell’intervento
Al paziente, in sedazione cosciente, sono stati rimossi tutti i denti dell’arcata superiore e posizionati direttamente nelle cavità rimaste 5 impianti dentali.
La panoramica dopo l’inserimento degli impianti dentali sull’arcata superiore
Al fine di evitare il riassorbimento della porzione esterna dell’alveolo è stato utilizzato del biomateriale. Al tempo stesso è stata ristabilita una corretta morfologia gengivale. Sugli impianti dentali nel giro di 24 ore è stata avvitata una protesi provvisoria fissa con l’emergenza dei denti dalle gengive naturali.
Il provvisorio dopo 24 ore dall’inserimento degli impianti dentali sull’arcata superiore
A distanza di 8 mesi si è proceduto anche alla riabilitazione dell’arcata inferiore (mandibola).
Arcata inferiore: le fasi dell’intervento di Luigi
Anche nell’arcata inferiore la presenza di ponti con denti non più recuperabili, a causa della piorrea ha suggerito come migliore soluzione un intervento di implantologia a carico immediato post-estrattivo.
Il paziente, molto soddisfatto del risultato della riabilitazione dell’arcata superiore, ha chiesto se, come nell’intervento precedente, anche nell’arcata inferiore i nuovi denti potessero emergere dalle gengive naturali e non da una falsa gengiva(come nell’ All on 4). Visto che la situazione osseo-gengivale lo permetteva, si è deciso di procedere anche qui con la tecnica OnlyOne.
Sempre in sedazione cosciente, al paziente sono stati rimossi tutti i denti dell’arcata inferiore ed inseriti 4 impianti dentali direttamente negli alveoli post-estrattivi. E’ stato utilizzato, come sull’arcata superiore, del biomateriale.
La panoramica dopo l’inserimento degli impianti dentali in entrambe le arcate
Nel giro di 24 ore è stato consegnato al paziente un provvisorio fisso avvitato sugli impianti con l’emergenza dei denti dalle gengive naturali.
Provvisorio dopo 24 ore dall’inserimento degli impianti dentali sull’arcata inferiore
La riabilitazione definitiva di entrambe le arcate con corone in zirconio-ceramica è stata realizzata dopo circa 6 mesi dall’intervento sulla mandibola con grande soddisfazione del nostro paziente.
La situazione iniziale dell’arcata superiore: parodontite avanzata
Riabilitazione definitiva di entrambe le arcate a 3 anni dall’intervento
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